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Le lancette premiano ancora Matteo Mammini
6 Giugno 2011
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Il G.S. Mastromarco concentrato sulla rassegna tricolore
23 Giugno 2011
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25Dopo averci abituato a ottime performances nelle gare contro il tempo, purtroppo il campione italiano della specialità, Matteo Mammini, ha dovuto fare i conti con la sfortuna proprio in una delle prove più attese: la crono individuale di 12 chilometri del Giro Bio, svoltasi l’altro ieri a Tortoreto Lido. Una foratura in partenza che gli ha fatto perdere subito preziosi secondi, oltre a procurare all’at leta lucchese, quel nervosismo ed apprensione, assolutamente fuori luogo in una prova difficile come la cronometro. A tale proposito ha voluto intervenire il diesse Giuseppe Di Fresco che, sia pure amareggiato per la sorte avversa, ha voluto sottolineare riguardo a importanti circostanze, allo scopo di fare chiarezza definitiva sia sulla vicenda dell’incidente che sulla successiva decisione intrapresa dal corridore del GS Mastromarco-Sensi-Benedetti-Mapooro-Scott, di abbandonare la corsa del patron Giancarlo Brocci per dedicarsi al completamente all’ormai prossimo appuntamento tricolore che lo vedrà difendere il titolo acquisito lo scorso anno. E successivamente, cercare il risultato pieno anche nella rassegna continentale. «Purtroppo a Matteo è capitato di bucare la gomma non appena preso il via dalla pedana di partenza – ha tenuto a spiegare Di Fresco -. I primi 700 metri erano il punto più critico per prestare assistenza. Tengo tuttavia a precisare che il nostro meccanico Paolo Meucci era predisposto per seguire il nostro atleta con una moto, con la bici in spalla, proprio per prevenire qualsiasi evenienza. Accortosi dell’incidente, non ha esitato a quel punto a cercare di raggiungere Mammini a piedi e a sostituire la bici. L’atteggiamento di fair-play da parte del diesse della Trevigiani, Milesi, è consistito nel dare una spinta provvidenziale e sicuramente benvenuta, al nostro ragazzo. Le corse non si vincono con i se e con i ma, però è chiaro a tutti che senza quello sciagurato incidente la prestazione di Matteo sarebbe stata sicuramente diversa».