Fortunatamente niente fratture per i corridori caduti ieri a Cavriglia.

 
Mastromarco (PT), 10 marzo 2014 – Dopo la grande paura di ieri per le cadute avvenute nella gara di Cavriglia (Arezzo) fortunatamente arrivano notizie confortanti dall’infermeria del GS Mastromarco.

“Per Niccolò Pacinotti si temeva addirittura la frattura del femore ma gli accertamenti radiografici hanno escluso ogni dubbio” dice il ds Roberto Cendron. “Certo il ragazzo ha riportato un grosso ematoma nella zona della coscia e numerose escoriazioni. Adesso dovrà osservare un periodo di riposo ma confidiamo in un suo pronto recupero. Già oggi ha iniziato a sottoporsi a una serie di terapie per agevolare l’assorbimento dell’ematoma. Niccolò è uno dei migliori primi anni in Italia, ha un grande talento, sarebbe stato davvero un peccato vederlo ko per una frattura. Per quanto riguarda gli altri, Francesco Bettini ha riportato una grossa contusione al ginocchio ma so che già oggi ha provato a risalite in bicicletta. Un po’ peggio è andata a Claudio Mitrofan che ieri sera aveva entrambe le ginocchia fasciate, vedremo se in settimana riuscirà a recuperare. Nico Colonna invece è quello che se l’è cavata meglio con graffi ed escoriazioni ma nulla di preoccupante. Nulla di grave nemmeno per Marco Corrà rimasto coinvolto in una caduta al Balestra.”

“A questi incidenti si aggiunge anche l’assenza forzata di Luca Zullo che quest’anno non ha ancora corso” continua Cendron. “Venerdì il ragazzo si è sottoposto a un’operazione programmata da tempo per la correzione del setto nasale, speriamo di recuperarlo nel giro di poco tempo. Nel week-end non ha corso nemmeno Yuri Pessotto fermo ai box per una tendinite ma anche lui speriamo possa rientrare il più presto possibile.”

“Avremmo fatto volentieri a meno di tutti questi problemi, ma tutto sommato poteva andare molto peggio, l’importante è che i ragazzi non abbiano nulla di veramente grave. Speriamo di avere già pagato abbastanza dazio con la sfortuna e adesso di poter continuare la stagione con maggiore serenità e tranquillità” conclude Cendron.